Il contratto siglato da Confcommercio e manager Italia, in scadenza a fine 2025, interessa oltre 10mila imprese e 32mila dirigenti. Novità su welfare, invecchiamento attivo, genitorialità e parità di genere.
Confcommercio e Manageritalia hanno sottoscritto il rinnovo del “Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti di aziende del terziario, distribuzione e servizi”, con decorrenza dal primo gennaio 2026 e validità fino al 31 dicembre 2028.
Il contratto riguarda oltre 10mila imprese e 32mila dirigenti. Tra le novità l’ulteriore investimento in welfare e l’innovazione sul tema dell’invecchiamento attivo al lavoro e misure per genitorialità e parità di genere.
I punti chiave dell’accordo
- Incremento retributivo: aumento lordo mensile a regime di 800 euro, suddiviso in tre tranche che scatteranno il primo gennaio di ogni anno (320 € dal 2026, 260 € dal 2027, 220 € dal 2028).
- Welfare contrattuale rafforzato: credito welfare annuale di 1.500 €, potenziamento del fondo Mario Negri, conferma dei valori di universalità delle coperture assicurative dell’Antonio Pastore.
- Nuove tutele sociali e demografiche: innovazione sul tema dell’“Invecchiamento Attivo”, che supporta l’intergenerazionalità permettendo ai dirigenti vicini alla pensione di fare da mentor ai colleghi più giovani, sostegno alla genitorialità e mantenimento della copertura sanitaria per dirigenti con gravi patologie.
- Formazione e politiche attive: promozione dell’auto-formazione e universalità dei piani di transizione e ricollocazione professionale.
- Equità e trasparenza: misure per la parità di genere, la trasparenza retributiva e il contrasto al dumping contrattuale.