L’operazione di ricalcolo, come precisa l’Inps, è stata effettuata solo sui trattamenti di importo complessivo lordo superiore a tre volte il trattamento minimo. Tanto per chiarire, per “importo complessivo lordo” s’intende la somma di tutte le pensioni di cui il pensionato è titolare, erogate sia dall’Inps che dagli altri Enti presenti nel Casellario centrale, interessati al regime della perequazione cumulata.
Quindi, per individuare i trattamenti soggetti al ricalcolo, l’Inps ha individuato i pensionati con assegni superiori a 1.522,26 euro lordi mensili, i destinatari di nuove prestazioni che da dicembre 2018 si sono aggiunte alle precedenti, oppure pensioni che nel frattempo potrebbero essere state riliquidate o ricostituite.
Di conseguenza, per ciascun pensionato destinatario del ricalcolo, l’Inps ha proceduto così:
la rivalutazione è stata calcolata in base ai criteri vigenti;
è stata calcolata la differenza di pensione lorda a debito del pensionato;
è stata calcolata la differenza di Irpef applicata sulle maggiori somme non dovute.
Il nuovo importo così è stato messo in pagamento con la rata di aprile.
Esempio: pensionato con assegno lordo di 2.550,03 euro al mese a dicembre 2018, da gennaio a marzo ha avuto una pensione mensile di 2.576,93 euro (con il vecchio criterio di rivalutazione); nel mese di aprile, viene corrisposto un importo di 2.564,62 euro (con la nuova rivalutazione). Quindi, la differenza mensile è di 12,31 euro, per una restituzione totale di 36,93 euro.
I trattamenti esclusi dal ricalcolo
La rimodulazione della perequazione non riguarda:
le pensioni erogate alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice;
i trattamenti assistenziali e a carattere risarcitorio, quali le pensioni sociali e assegni sociali, prestazioni a favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti;
l’indennità integrativa speciale;
le indennità e gli assegni accessori annessi alle pensioni privilegiate di prima categoria concesse agli ex dipendenti civili e militari delle amministrazioni pubbliche.
Per qualsiasi problematica attinente l’argomento trattato, o per altra questione di natura previdenziale, il Patronato 50&PiùEnasco offre tutta la consulenza e l’assistenza necessarie