La procedura per beneficiare della prestazione è già stata aperta e lo sarà per tutto il 2018. Le risorse a disposizione per quest’anno sono 250 milioni di euro e vengono accantonate secondo l’ordine di presentazione della domanda online. Nel caso in cui, a seguito del numero delle domande presentate, venga raggiunto il limite di spesa, l’Inps non prenderà in considerazione ulteriori domande.
E’ bene quindi ricordare chi può ricevere e come si richiede il bonus 2018 che, come già nel 2017, è sia a sostegno delle spese per l’asilo nido sia come supporto domiciliare. Non va confuso con il voucher baby sitting - anche detto bonus infanzia (istituito nel 2013 e prorogato fino a fine 2018).
L'Inps ha emanato una nuova circolare relativa all'erogazione per il 2018.
Si tratta di un contributo di 1000 euro annui cui ha diritto ogni bambino nato dal 1° gennaio 2016, per tre anni, senza limitazioni di reddito familiare.
Viene erogato dall'INPS in due forme:
Nel primo caso gli assegni vengono erogati mensilmente alla famiglia, in 11 rate da 90,91 euro. Il genitore deve presentare copia delle ricevuta di pagamento delle rette dell'asilo. Il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.
Nel secondo caso invece il contributo arriverà in una unica soluzione, a seguito di presentazione di un’attestazione rilasciata dal pediatra che dichiari, “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica” per l’intero anno di riferimento.
Chi ha diritto al bonus asilo nido?
Ecco i requisiti generali:
Come fare domanda?
Il bonus è in vigore anche per il 2018 e le domande vanno presentate dal 29 gennaio al 31 dicembre 2018 con una delle seguenti modalità:
Nel momento in cui viene presentata l’istanza bisogna specificare quale forma di agevolazione si richiede e per quale anno e mese scolastico, nel caso degli asili nido.
Qualora il richiedente intenda accedere al bonus asilo nido dovrà specificare:
Per i mesi ulteriori rispetto a quelli già indicati nella domanda sarà necessario presentare una nuova domanda, che sarà sottoposta alla verifica della disponibilità dei fondi.
Alla presentazione della domanda dovrà essere allegata la documentazione che dimostra il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza oppure la documentazione da cui risulti l’iscrizione o comunque l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.
Le ricevute di pagamento delle rette successive dovranno essere allegate entro la fine di ciascun mese di riferimento e, comunque, non oltre il 31 gennaio 2019.
Per i soli frequentanti asili nido pubblici che emettano i bollettini di pagamento dell’ultimo trimestre oltre tale data, la documentazione di spesa potrà essere allegata improrogabilmente entro il 1° aprile dell’anno successivo.
La documentazione di avvenuto pagamento (ricevuta, fattura o attestazione del datore di lavoro per i nidi aziendali) dovrà sempre indicare:
Nel caso in cui una delle suddette ricevute sia relativa al pagamento di più mesi di frequenza, il documento, anche cumulativo, dovrà essere allegato rispetto ogni mese a cui si riferisce.
In ogni caso il rimborso avverrà solo dopo aver inviato la ricevuta di pagamento.
Domande per il supporto domiciliare
In caso di richiesta del bonus per il supporto a bambini fino a tre anni che non possono frequentare l'asilo, come detto, va allegata alla domanda una dichiarazione del pediatra di base che attesta tale impossibilità per tutto l'anno di riferimento.
Come viene erogato il contributo?
L’INPS provvede alla corresponsione del bonus nelle modalità di pagamento indicate dal richiedente nella domanda (bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN).
Il soggetto che opta per l’accredito su un conto con IBAN è tenuto a presentare anche il modello SR163, a meno che tale modello non sia stato già presentato all’INPS in occasione di altre domande.
Cumulabilità con altre prestazioni a sostegno dell’Infanzia
Il bonus asilo nido NON è cumulabile:
E' SEMPRE cumulabile, invece, con il bonus Mamma Domani (800 euro in un unica soluzione alla mamma al compimento del 7 mese di gravidanza o al momento della nascita o adozione).
Box in evidenza
Decadenza del diritto al bonus nido
L’erogazione del bonus decade in caso di perdita di uno dei requisiti di legge o di provvedimento negativo del giudice che determina il venir meno dell’affidamento preadottivo. In particolare se si verifica uno dei seguenti eventi:
L’INPS interrompe l’erogazione dell’assegno a partire dal mese successivo all’effettiva conoscenza.
E' pero possibile il subentro nel beneficio da parte di un soggetto diverso, come l'altro genitore, se in possesso dei requisiti.
Il cambio di intestatario va richiesto entro 90 giorni dal verificarsi di una delle cause di decadenza.
Per qualsiasi problema attinente all’argomento trattato e per altri argomenti di natura previdenziale 50&PiùEnasco è a completa disposizione per fornire una adeguata consulenza.