I requisiti per ottenere la quattordicesima sono:
di tipo economico, in quanto la pensione deve rientrare in determinate soglie;
di età, in quanto la quattordicesima spetta solo dopo aver compiuto i 64 anni.
La somma aggiuntiva, spetterà ai pensionati che hanno compiuto e compiranno 64 anni al 31 luglio, i quali hanno un reddito complessivo individuale annuo fino a 13.049,14 euro. Nel conteggio non è importante il reddito del coniuge né i beni che non danno reddito. Nella determinazione del reddito infatti, è rilevante il solo reddito personale composto dalla stessa pensione e dai redditi di qualsiasi altra natura, anche quelli sottoposti a imposta sostitutiva con l’esclusione di:
trattamenti di famiglia
indennità di accompagnamento
reddito della casa di abitazione
trattamenti di fine rapporto
competenze arretrate
pensioni di guerra
indennità per i ciechi parziali
indennità di comunicazione per i sordomuti
Le pensioni interessate dalla quattordicesima, devono essere erogate dall'Inps, con l'Ago, Assicurazione generale obbligatoria o con delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della stessa (EXINPDAP – EXENPALS)
Le pensioni sulle quali spetta la quattordicesima sono:
pensioni di anzianità
pensioni di vecchiaia
pensioni anticipate
pensioni di invalidità e di inabilità
pensioni ai superstiti.
Le pensioni escluse sono invece:
pensioni di invalidità civile
pensione o assegno sociale
pensioni di guerra
rendite Inail
L’Inps provvederà a corrispondere la quattordicesima insieme alla pensione di luglio a condizione che il pensionato abbia compiuto, entro il 31 luglio 2022, 64 anni di età. Chi invece compirà gli anni nel secondo semestre del 2022 riceverà l’assegno a dicembre.
L’assegno sarà erogato “in via provvisoria sulla base dei redditi presunti” sottoposto a verifiche in seguito alle informazioni sui redditi 2021 pervenute tramite le varie dichiarazioni.
L’accredito sarà automatico, vale a dire che nessun pensionato dovrà fare alcunché per riceverlo. Se però per errore la quattordicesima non dovesse arrivare, magari a causa di un errore sulla presunzione di reddito dell’Inps, il soggetto dovrà provvedere all’invio dell’apposita richiesta all’ente previdenziale in maniera autonoma o rivolgendosi ad un Patronato.
Una volta effettuate le dovute verifiche, l’Istituto provvederà a sanare l’errore.
Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi all'Ufficio Enasco operativo presso la sede provinciale di Confcommercio Firenze (dott. Angelo Rizzo) tel 055 2036921 - enasco.fi@enasco.it