Un emendamento al dl Recovery, all’esame della Commissione Bilancio della Camera, prevede una sanzione di minimo 30 euro - aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento - per tutti i soggetti che vendono prodotti e/o servizi, compresi i professionisti.
Ad oggi, però, quello di accettare pagamenti di qualsiasi importo con bancomat o carte di credito è un obbligo che non prevede sanzioni. Salvo, ovviamente, che la novità proposta sia definitivamente approvata e diventi legge a partire dal 2022.
Confcommercio ha commentato così la notizia dell’emendamento che introduce sanzioni per chi non accetta carte di credito e bancomat: “l’impulso alla diffusione dei pagamenti elettronici va perseguito mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di imprese e consumatori - a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente - e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti”.
“Puntare asimmetricamente sulle sanzioni e sulle sole sanzioni – prosegue la nota di Confcommercio - non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti, processi, peraltro, già in pieno sviluppo. Al Parlamento ed al Governo chiediamo dunque un cambiamento di rotta”.
Per abbattere i costi di mantenimento del Pos, già da tempo Confcommercio ha sviluppato alcune interessanti convenzioni che possono aiutare i commercianti e i professionisti a risparmiare, utili anche a chi deve accettare pagamenti in mobilità, fuori dal proprio ufficio.
Qui la convenzione con SumUp.
Per informazioni: Ufficio Marketing Confcommercio Firenze, tel 055 2036921, email g.iannotta@confcommercio.firenze.it