In tutta l’area metropolitana di Firenze sono rimaste 105 edicole, ma la loro sopravvivenza è sempre più difficile. Un tempo cuore pulsante di borghi e quartieri, oggi questi piccoli presìdi culturali combattono contro l’indifferenza, il digitale e il calo drastico della lettura.
"Le edicole sono l’ultimo anello di una filiera editoriale che soffre. Meritano attenzione perché hanno un valore che va oltre la vendita: sono un presidio di socialità, cultura e prossimità. Senza di loro, le città perdono voce", sottolinea il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.
“Negli ultimi anni per fortuna qualche segnale di attenzione è arrivato – racconta Marco Degl’Innocenti, presidente di SNAG Confcommercio Firenze, l’associazione di categoria a cui fanno capo i rivenditori di giornali – ne è un esempio il bonus statale deciso dal Consiglio dei Ministri, in scadenza il prossimo 30 luglio, che prevede un contributo fino a 4mila euro a rimborso delle spese sostenute nel 2024. Che io sappia, tutti i colleghi hanno già presentato la domanda. Poi c’è il fondo di 200mila euro stanziato dalla Regione, per il quale esprimiamo il nostro sentito ringraziamento al presidente Eugenio Giani. Ora attendiamo di capire come sarà distribuito”.
“Ben vengano gli aiuti – continua Degl’Innocenti – ma queste misure non bastano a colmare una falla che si è ingrandita sempre di più. Servono idee per ripensare il mestiere. La vendita di giornali è crollata di oltre il 90%, soprattutto in area Unesco dove i clienti residenziali sono quasi spariti. Quando ho iniziato questo mestiere, nel 1985, ogni giorno vendevo circa 500 copie dei quotidiani locali, ora arrivo a malapena a 30. Il mio cliente medio è over 55, uomo e donna in egual misura. I giovani non leggono quasi più su carta. È un peccato, perché si rinuncia a un mondo ricco di bellezza: la cultura del fumetto, ad esempio, custodisce storie straordinarie e autori brillanti. Quando i bambini si avvicinano alle copertine colorate, i loro volti si illuminano di meraviglia. Ma, tolto Topolino, ormai si vende pochissimo".
Anche la politica dei gadget allegati a riviste e giornali, decisa da molti editori, ha avuto poco successo: “ci ha riempito i negozi di merce che poi diventa invendibile”, spiega il presidente di Snag Confcommercio Firenze. La soluzione? “L’edicola va ripensata come servizio alla città: info point per turisti e residenti, biglietterie per trasporti o musei, sportelli per certificati anagrafici e simili. Questo possiamo diventare. E siamo pronti a farlo".