Il Mugello punta sul turismo.
Grande successo per l’incontro organizzato ieri a Barberino del Mugello dalla Confcommercio. In sala oltre sessanta imprenditori insieme ad esponenti delle amministrazioni locali come l'assessore al turismo dell'Unione dei Comuni Federico Ignesti, il sindaco di Barberino Giampiero Mongatti e il vicesindaco Sara Di Maio.
È altissimo l’interesse degli imprenditori del Mugello per il turismo, che anche in prospettiva risulta essere l’ambito economico con i migliori margini di sviluppo. Lo dimostra il successo dell’incontro organizzato ieri (21 febbraio 2020) dalla Confcommercio all’Hotel Barberino di Barberino del Mugello. Oltre sessanta gli imprenditori in sala, insieme ad esponenti delle amministrazioni locali come l'assessore al turismo dell'Unione dei Comuni Federico Ignesti, il sindaco di Barberino Giampiero Mongatti e la vicesindaca Sara Di Maio.
L’iniziativa fa parte di una progettualità elaborata da Confcommercio all’interno della Camera di Commercio di Firenze, in un’ottica di sinergia e collaborazione con le associazioni delle altre categorie economiche dell’industria, dell’artigianato e dell’agricoltura.
Al centro del dibattito, coordinato dalla responsabile della Confcommercio mugellana Benedetta Berti con la responsabile del turismo di Confcommercio Toscana Laura Lodone, le nuove modalità di lavoro da attuare per incrementare i flussi turistici e la permanenza. “Bisogna agire nell’ottica della rete pubblico-privato, come prevede anche il nuovo sistema di governance regionale del turismo con la definizione degli Ambiti Territoriali. Solo così possiamo arrivare alla definizione di veri prodotti turistici per il Mugello, individuando il biglietto da visita migliore con cui presentarsi sul mercato”, ha spiegato la responsabile del turismo Laura Lodone.
"Nell’ottica dell’ambito turistico, è fondamentale che aumenti la collaborazione tra enti pubblici e privati, soprattutto per incrociare le infrastrutture e i luoghi dove si possono svolgere le attività”, ha confermato l'assessore al turismo dell'Unione dei Comuni Federico Ignesti, “è fondamentale che i servizi offerti siano chiari e ben riconoscibili, ed è importante anche mettersi nell'ottica dell'istituzione di una figura come il destination manager".
“Come Confcommercio ci siamo fatti carico delle idee e delle proposte degli operatori per fare da collante, aiutare nella progettazione e soprattutto far capire alla pubblica amministrazione che il Mugello è pieno di imprenditori pronti a investire e a sviluppare nuovi progetti, hanno bisogno però di avere delle linee guida e delle macro aree di sviluppo che solo la pubblica amministrazione può decidere”, spiega la responsabile della Confcommercio mugellana Benedetta Berti.
Negli ultimi anni i flussi turistici in Mugello non sono aumentati in maniera considerevole, anzi: gli arrivi sono rimasti pressoché gli stessi (erano 130mila nel 2014, 134.590 nel 2018), mentre le presenze sono addirittura diminuite, passando dalle 440.987 del 2014 alle 422.407 del 2018. Ancora presto per avere i dati complessivi del 2019. “Questo significa che chi arriva sta meno tempo nelle nostre strutture ricettive”, sottolinea Laura Lodone, “ecco perché diventa fondamentale offrire una gamma ampia di attività da fare nel territorio, all’insegna del massimo coinvolgimento e delle emozioni, sul modello delle experience che ora vanno tanto di moda”.
Compito della Confocmmercio è ora quello di sostenere gli imprenditori nel coordinamento delle attività già disponibili. “La progettazione di un viaggio è un’attività complessa ed articolata e passa quasi sempre per una scelta preliminare dell’esperienza e della destinazione”, dice Laura Lodone, “tanti anni fa, al di là delle scelte macro sul dove andare (al mare o in montagna?), la progettazione di un viaggio partiva dall’hotel, molto spesso per consuetudine o perché qualcuno ce lo aveva segnalato (il famoso passaparola). Scelto l’albergo, si organizzavano le attività sul posto. Questo processo è cambiato nel tempo ed ora è ribaltato. Si parte dalle aspettative del viaggio: mi voglio rilassare, voglio fare sport, voglio visitare una città, ecc. Le famose esperienze, per capirci. Si identificano poi le destinazioni compatibili con le nostre aspettative, e quindi si va alla ricerca dell’alloggio. Si parte quindi da un'esperienza da vivere, da un'attività da scoprire e poi si costruisce il resto. Il rilancio turistico del Mugello deve partire da questo concetto e dalla costruzione di una rete di imprenditori innovativi e con visione supportati e aiutati dalla Confcommercio”.