Coronavirus, il Comune sospende la scadenza della Cosap per dare sollievo alle attività produttive.
Tutte le attività del comune di Firenze che hanno suolo pubblico in concessione per dehors, sedie e tavolini, potranno rinviare il pagamento al 30 giugno 2020 senza nessuna penale.
Con una nota pubblicata oggi sul portale online dell'amministrazione cittadina, il Comune di Firenze prende posizione in aiuto delle attività economiche che in questi giorni lamentano una riduzione di lavoro per l’allerta coronavirus.
Il sindaco Dario Nardella e l’assessore al bilancio e al commercio Federico Gianassi hanno infatti deciso di sospendere a tutte le attività del Comune di Firenze il pagamento della prima rata Cosap per tavolini e dehors la cui scadenza è prevista per il prossimo 16 marzo.
“Con il sindaco abbiamo condiviso l’opportunità di andare incontro alle attività che in questo periodo registrano un calo di lavoro per l’allarme legato al coronavirus”, ha detto l’assessore Federico Gianassi, che ha aggiunto: “l’unico tributo comunale in scadenza a marzo è la Cosap, il canone occupazione spazi e aree pubbliche, relativamente a sedie, tavolini e dehors posti su suolo pubblico. La scadenza della prima rata sarà quindi sospesa nella prima Giunta utile e posticipata di alcuni mesi, con la nuova scadenza al 30 giugno. In attesa di vedere l’evolversi della situazione abbiamo deciso questa misura che sarà attiva dai prossimi giorni”.
Con questo provvedimento tutte le attività del comune di Firenze che hanno suolo pubblico in concessione per dehors, sedie e tavolini, potranno rinviare il pagamento al 30 giugno senza nessuna penale.
“Ringraziamo l’Amministrazione Comunale per questo provvedimento che dimostra attenzione alle istanze delle imprese, anche se non basterà purtroppo a riparare i danni creati dall’eccessivo allarmismo di questi giorni”, dice il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. “L’impegno di tutti deve essere rivolto ad un rapido ritorno alla normalità, possibile solo se si smette di amplificare pessimismi e cattive notizie, che sono in realtà del tutto circoscritte”.
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