Nuovo testo di riferimento: "Legionella"
Il 07 maggio 2015 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il nuovo Testo di Riferimento sul tema della “Legionella”. Il testo sostituisce le precedenti Linee Guida del 2000 e le integra con quelle già uscite nel febbraio 2005 riferite alle specifiche indicazioni per “Gestori di strutture turistico-ricettive e termali” e per “Laboratori di diagnosi microbiologica e controllo ambientale”, riportando indicazioni basate su dati scientifici, sia di livello internazione che europeo. Oltre a fornire chiare e precise definizioni e informazioni approfondite sulla “Legionellosi” il testo basa gran parte del contenuto sui “FATTORI di RISCHIO”, sulle “MODALITA’ di TRASMISSIONE” e sui “TRATTAMENTI SANITARI e CLINICI” identificando anche le attività maggiormente a rischio tra cui ad esempio: strutture ricettive e ruristiche quali alberghi e campeggi, piscine, impianti di erogazione di acque termali, impianti di condizionamento, centri terapeutici, palestre, ecc.
Tra i principali fattori di rischio si evidenziano tra gli altri:
- temperatura dell’acqua compresa tra 20 e 50 °C;
- presenza di tubazioni con flusso di acqua minimo o assente;
(tratti poco o per niente utilizzati di rete, utilizzo saltuario delle fonti di erogazione, ecc.)
- utilizzo stagionale o discontinuo della struttura (o di parte di essa);
- caratteristiche e manutenzione degli impianti;
(in particolare la pulizia e disinfezione dei terminali di erogazione e la presenza di calcare)
- caratteristiche dell’acqua di approvvigionamento;
- vetustà, complessità e dimensioni degli impianti;
- ampliamenti e modifiche ad impianti esistenti;
- utilizzo di gomma e fibre naturali nelle guarnizioni e nei dispositivi di tenuta.
La Prevenzione dalle infezioni da Legionella passa principalmente da 4 fasi:
- CORRETTA PROGETTAZIONE e REALIZZAZIONE degli IMPIANTI TECNOLOGICI che comportano il Riscaldamento o la Nebulizzazione dell’Acqua;
- VALUTAZIONE del RISCHIO: attraverso un’analisi del tipo di impianti, del loro utilizzo e delle caratteristiche del lavoro e delle attività svolte;
- MISURE PREVENTIVE e PREVISIONALI: attraverso una piano di gestione derivante dalla valutazione del rischio occorre mettere in atto preventivamente tutte le misure;
- AZIONI di CONTROLLO: attraverso controlli periodici e campionamenti analitici occorre verificare la corretta applicazione delle procedure e verificarne l’efficacia.
Per ulteriori informazioni:
Isaq - Piazza Pietro Annigoni, 9/D Firenze
Tel 055 203691 - info@isaqconsulting.it