Distributori automatici, il Mise approva l'iperammortamento.

Secondo CONFIDA, l'associazione di categoria aderente a Confcommercio che rappresenta le imprese della distribuzione automatica di cibi e bevande, si tratta di "un giusto riconoscimento per un settore leader a livello internazionale e per una tecnologia italiana apprezzata in tutto il mondo”. Nel 2017 il comparto ha fatturato oltre 3,5 miliardi di euro e ha erogato più di 11 miliardi di consumazioni a 25 milioni di italiani. 810 mila le vending machine installate lungo la Penisola che erogano caffè, bevande, snack o panini e pasti pronti.

L’agevolazione fiscale dell’iperammortamento al 250% è estesa anche ai distributori automatici. Lo ha deciso il 23 maggio scorso il Ministero dello Sviluppo Economico, con la circolare n.177355, assimilando di fatto le vending machine ai “magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica” (punto 12 del primo gruppo, allegato A del Piano Nazionale “Impresa 4.0”).

 

“Si tratta – dichiara Massimo Trapletti, presidente di CONFIDA, l'Associazione Italiana Distribuzione Automatica aderente alla Confocmmercio - di un riconoscimento molto importante per un settore nel quale l’Italia è leader a livello internazionale. La tecnologia delle vending machine è infatti un Made in Italy apprezzato in tutto il mondo e l’Italia ha la più grande catena distributiva alimentare automatica d’Europa: oltre 800 mila distributori automatici installati in tutta la Penisola”. Nel 2017 il settore ha fatturato, tra mercato automatico e porzionato, complessivamente oltre 3,5 miliardi di euro e ha erogato più di 11 miliardi di consumazioni a 25 milioni di italiani. 

 

La circolare del MISE chiarisce che la nuova agevolazione fiscale è estesa sia ai distributori automatici “di prodotti finiti” come bevande fredde e snack (e anche di prodotti non alimentari), sia a distributori automatici per la somministrazione di alimenti e bevande, come caffè, cappuccini, tè e altre bevande calde. Il Ministero precisa che i distributori automatici, per poter godere dei benefici dell’iperammortamento, devono rispettare i requisiti (5+2) previsti dal Piano Nazionale “Impresa 4.0” e, in particolare, devono soddisfare il requisito dell’interconnessione: “devono essere in grado – si legge nella circolare - di scambiare informazioni in maniera bidirezionale: in ingresso – ricevendo da remoto istruzioni/indicazioni quali, ad esempio, la modifica dei dati e dei parametri di configurazione della macchina e/o la variazione del listino prezzi dei prodotti – e in uscita – comunicando informazioni quali, ad esempio, stato componenti della macchina, contabilità, quantità prodotti o altre informazioni di natura logistica e diagnostica”.

 

Sempre al fine della concessione dell’agevolazione, i distributori automatici devono essere a norma con la nuova legislazione fiscale del settore entrata in vigore dal 1° aprile 2017, ossia la “Memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi delle vending machine”, che prevede l’invio periodico dei dati dei corrispettivi dei distributori automatici all’Agenzia delle Entrate.

 

“L’iperammortamento per le vending machine – conclude il presidente Trapletti - premia anche il grande sforzo, in termini di investimenti e di lavoro, affrontato dal settore per l’adeguamento alla normativa della certificazione dei corrispettivi grazie alla quale la distribuzione automatica è oggi uno dei settori più virtuosi a livello fiscale”.

 

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