Registro fabbricanti ottici, chiarimenti definitivi dal Ministero della Salute
Confermata l'esclusione dei centri ottici dall'obbligo di iscrizione al Registro ITCA e dalla Dichiarazione di conformità, tranne casi eccezionali. Allo studio nuove soluzioni per fatturazione elettronica e tessera sanitaria.

I centri ottici non devono più iscriversi come "Fabbricante" nel Registro ITCA né emettere la Dichiarazione di conformità per gli occhiali da vista, salvo rare e particolari eccezioni. Lo ha ribadito chiaramente il Ministero della Salute in una recente comunicazione ufficiale indirizzata a Federottica nazionale, ponendo fine ai dubbi circolati negli ultimi mesi.
Il Ministero precisa, infatti, che gli ottici – ovvero coloro che assemblano lenti e montature sulla base di una prescrizione scritta e seguendo le istruzioni convalidate dai fabbricanti – non rientrano nella categoria dei fabbricanti di dispositivi medici su misura, se non in casi eccezionali da valutare singolarmente. Questo è stato già implicitamente confermato nei mesi scorsi dalla cancellazione automatica dal Registro ITCA dei codici relativi ai centri ottici, avvenuta senza successive richieste di ulteriori adempimenti.
Nella stessa comunicazione è stato confermato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze è stato coinvolto per definire soluzioni alternative che consentano ai centri ottici di mantenere il proprio accreditamento al sistema della tessera sanitaria, garantendo così l'invio della fatturazione elettronica.
Ulteriore punto chiave della nota ministeriale è la conferma della possibilità di definire con futuri decreti attuativi il cosiddetto “Point of care”, che riguarda direttamente quei soggetti che adattano un dispositivo medico già in commercio al paziente, senza modificare la destinazione d’uso. Il Ministero precisa però che questi decreti non potranno modificare quanto già stabilito a livello europeo in merito alla qualificazione degli occhiali.
Federottica nazionale, sottolineando l'importanza di questi chiarimenti, auspica che la comunicazione ministeriale metta fine alle discussioni e alle interpretazioni errate circolate recentemente, soprattutto sui social, e invita l'intera categoria degli ottici a collaborare attivamente per arrivare alla definizione normativa auspicata e necessaria alla tutela e valorizzazione della professione.
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