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Firenze, scattano le sanzioni per i ‘Free tours’

La soddisfazione di Confguide: "finalmente si interviene con un'azione chiara e mirata contro l'abusivismo nelle professioni turistiche" .

Anche l’Amministrazione Comunale di Firenze prende posizione chiara contro l’abusivismo nell’esercizio delle professioni turistiche. In particolare, si è pronunciato contro i “Free tours” organizzati fuori dagli ambiti della legge regionale. Un’offerta, che si muove in rete, di veri e propri tour della città presentati come esperienze gratuite, ma che di fatto sono servizi di guida turistica abusiva. 

 

Un fenomeno dilagante in tutte le principali città turistiche, di difficile inquadramento normativo e quindi difficili da sanzionare. Ora, l’assessorato al Turismo di Firenze ha demandato agli uffici la individuazione degli indirizzi necessari per consentire alla Polizia municipale di ricondurre il servizio ai casi sanzionabili ai sensi della legge regionale, a seguito di segnalazioni relative al tema dei controlli di questi fenomeni e del tipo di sanzioni che possono essere elevate in questi casi anche ai fini di una deterrenza efficace rispetto ai comportamenti messi in atto.

“Un provvedimento che aspettavamo da tempo e con il quale il Comune di Firenze si pone ad esempio per altre Amministrazioni – dice la presidente di Confguide Paola Migliosi.

 

Proprio la Migliosi nei giorni scorsi era uscita sulla Nazione con una nota che richiamava l’attenzione sul tema dell’abusivismo:

 

“Da anni ci stiamo battendo contro i cosiddetti i free tour, le visite della città che con la scusa di una mancia in cambio di una guida mettono in circolo migliaia di euro, fuori da ogni controllo. Un fenomeno che ha preso piede prima a Venezia e che subito dopo ha attecchito anche a Firenze prendendo sempre più spazio soprattutto tra i turisti mordi e fuggi, tra coloro che programmano online la propria vacanza e, allettati dall’idea di non pagare o pagare poco, scelgono questa forma di intrattenimento a scapito delle visite guidate autorizzate.

Siamo quindi soddisfatti che il Comune di Firenze, con l’assessorato al turismo, sia sulla strada giusta per combattere questo dannoso fenomeno. Dannoso per le guide turistiche autorizzate, con anni di studio sulle spalle, per le agenzie turistiche e per la città. Sia dal punto di vista economico visto che queste persone sfuggono totalmente al fisco e sia dell’immagine: non si possono lasciare la nostra storia e la nostra tradizione nelle mani di persone senza titolo per poterla illustrare.

In un momento come questo, si tratta di un segnale molto importante, di attenzione verso le persone che lavorano nel rispetto della legalità e soprattutto della città. È un periodo molto duro per tutti noi che lavoriamo nel settore del turismo, a causa dell’emergenza sanitaria ci sono colleghi che non lavorano da febbraio e non si sa in quanti l’anno prossimo riapriranno la propria partita iva. Quindi bisogna assolutamente tutelare chi esercita la propria professione osservando tutte le regole. Ora però bisogna andare avanti e insistere con i controlli altrimenti gli sforzi fatti non saranno serviti a niente e chi, fino a oggi ha continuato a organizzare free tour con danni economici notevoli che si sono ripercossi su tutto il settore, continuerà a farlo”.