ZTL, Confcommercio e Confesercenti chiedono la revoca del provvedimento di chiusura

Oggi (mercoledì 12 luglio 2017) nel corso della conferenza stampa al Grand Hotel Baglioni di Firenze le due associazioni di categoria hanno illustrato i risultati del monitoraggio condotto per verificare l’effettiva funzionalità delle modifiche alla  Ztl scattate l’8 giugno 

 

Lo spartiacque dell’8 giugno ha cambiato poco o nulla in merito al numero delle soste irregolari, sull’uso dei parcheggi a servizio del centro storico e su quello del servizio navetta (sospeso da Firenze Parcheggi perché improduttivo). Di più è cambiato per i locali notturni: tutti parlano di una diminuzione tra il 15% ed il 70% fra i clienti “locali” a favore dei turisti e alcuni lamentano un calo fino al 30% degli incassi. Segno che fiorentini e residenti delle zone limitrofe, forse spaventati dalla Ztl, di sera preferiscono passare altrove il loro tempo libero. “La chiusura fa più male che bene alla città. Per tutelare la vivibilità del centro e il rispetto delle regole è più che sufficiente un presidio maggiore da parte della Polizia Municipale. Mettere a rischio le imprese non serve”, dicono il presidente di Fipe-Confcommercio Toscana Aldo Cursano e il presidente di Confesercenti Città di Firenze Santino Cannamela, che mercoledì 19 luglio alle ore 15.30 saranno ricevuti a Palazzo Vecchio dagli assessori Del Re e Giorgetti. 

 

Firenze, 12 luglio 2017 - “Chiediamo all’Amministrazione Comunale di Firenze l’immediata revoca del provvedimento estensivo di chiusura della Ztl nei giorni di giovedì e venerdì. La “città dei divieti” non serve a nulla e lo dimostrano bene i rilevamenti che abbiamo fatto confrontando la situazione ante e post l’8 giugno”. Lo affermano il presidente di Fipe-Confcommercio Toscana Aldo Cursano e il presidente di Confesercenti Città di Firenze Santino Cannamela, in rappresentanza delle associazioni di categoria del terziario fiorentino che oggi (mercoledì 12 luglio 2017) hanno convocato una conferenza stampa al Grand Hotel Baglioni di Firenze per illustrare i risultati del monitoraggio condotto tutti i giovedì e venerdì sera dal 25 maggio al 30 giugno su un campione di 22 strade del centro storico di qua e di là d’Arno, per verificare gli effetti della nuova ZTL, entrata in vigore in via sperimentale lo scorso 8 giugno. Tre, in particolare, gli aspetti sui quali hanno voluto concentrarsi le due associazioni nella loro indagine: la sosta irregolare, l’effettivo utilizzo delle navette e dei parcheggi a servizio del centro storico, infine eventuali cali di clienti nei locali.

 

Sul fronte della “sosta selvaggia”, uno dei fenomeni che il Comune si prefiggeva di combattere con la chiusura serale della Ztl, le due associazioni di categoria non hanno rilevato cambiamenti sostanziali fra prima e dopo l’8 giugno. Se infatti, ad esempio, venerdì 26 maggio le soste irregolari di auto prive di contrassegno erano 41 e quelle di auto con contrassegno 36, venerdì 9 giugno erano rispettivamente 32 e 36, a testimonianza che, forse, molti dei parcheggi selvaggi sarebbero da addebitare ai residenti muniti di permesso più che agli automobilisti arrivati da fuori. Una cosa quasi inevitabile, visto che le autorizzazioni rilasciate dal Comune sono ben 19mila a fronte di soli 6mila posti auto. Guardando anche alle statistiche degli altri giorni, gli scostamenti nei numeri delle infrazioni fra prima e dopo l’8 giugno sono al massimo di una decina unità. “Troppo poche”, secondo Confcommercio e Confesercenti, “per giustificare la chiusura dell’intero centro storico quando basterebbe una semplice pattuglia della Polizia Municipale in servizio per sanzionare i colpevoli e scoraggiare tutti gli altri”.

 

Per quanto riguarda le navette, la decisione di Firenze Parcheggi di sospendere il servizio a meno di un mese dal suo avvio perché improduttivo, ha dimostrato con evidenza la sua inutilità. Restano da indagare, semmai, i motivi che hanno spinto il pubblico a non utilizzarle. 

 

Per il capitolo parcheggi sono stati presi in esame quelli del Parterre e di Porta al Prato/Leopolda negli orari 21.30 e 23.30, orario di punta per i frequentatori serali del centro. Anche in questo caso, le modifiche prima e dopo lo spartiacque dell’8 giugno sono pressoché irrilevanti. Un esempio: se venerdì 26 maggio alle ore 23.30 si registravano 366 auto in sosta al Parterre e 183 a Porta al Prato, venerdì 9 giugno alla stessa ora se ne contavano rispettivamente 362 e 160. Una variazione, dunque, appena impercettibile, che vale anche per gli altri giorni della rilevazione. 

 

Se poco o nulla è cambiato per parcheggi e sosta selvaggia, la nuova Ztl ha però inciso in maniera più evidente sulla composizione della loro clientela. In generale, da una indagine telefonica con 40 aziende associate effettuata al termine dei trenta giorni utili per la verifica, risulta che tutte hanno avuto una diminuzione compresa fra il 15 e il 70% dei fiorentini e della clientela locale, sostituiti talvolta dai turisti. Segno che i residenti e i frequentatori provenienti dalle zone limitrofe, forse spaventati dalla Ztl, di sera preferiscono passare altrove il loro tempo. Alcuni esercenti, in particolare nei locali serali, lamentano che questi cambiamenti hanno prodotto anche una diminuzione degli introiti compresa fra il 15 e il 30%. Un fenomeno che contrasta notevolmente con l’obiettivo dichiarato di voler favorire con la nuova Ztl una fruizione “diversa” del centro da parte dei fiorentini. Un sorta di “effetto indesiderato” che spinge ad una ulteriore turisticizzazione delle attività di ristorazione e dei locali serali. Un danno collaterale importante, che mette in secondo piano anche la diminuzione degli incassi che una parte di operatori ha registrato.

 

“A questo punto, visto che il Sindaco in Consiglio comunale  aveva dichiarato la sua disponibilità a rivedere a trenta giorni lo stato del provvedimento, chiediamo che l’Amministrazione torni sui suoi passi e consideri chiuso in via definitiva il periodo sperimentale di prova dell’ampliamento della Ztl”, dicono il presidente di Fipe-Confcommercio Toscana Aldo Cursano e il presidente di Confesercenti Città di Firenze Santino Cannamela.

 

“La chiusura”, proseguono motivando la loro richiesta, “ha dimostrato di non avere alcun valore strumentale e strategico nell’eliminazione delle soste selvagge né ha incentivato l’uso di mezzi pubblici o parcheggi da parte dei frequentatori del centro. Per questi motivi è da ritenersi assolutamente inutile, quando non dannosa per l’immagine della nostra città, che dovrebbe apparire aperta ed accogliente. Non dimentichiamo che su questa immagine di accoglienza hanno costruito il loro business tante imprese, pubblici esercizi e locali da ballo soprattutto, che la chiusura della Ztl ha messo a rischio in quanto a fatturato e occupazione. Insomma, è una chiusura che fa più male che bene alla città. Per tutelare la vivibilità del centro e il rispetto delle regole è più che sufficiente un presidio maggiore da parte della Polizia Municipale. Mettere a rischio le imprese davvero non serve”, concludono Cursano e Cannamela a nome dei colleghi imprenditori associati a Confcommercio e Confesercenti.

 

Nei prossimi giorni, le due associazioni del terziario consegneranno in Comune il documento unitario contenente tutte le osservazioni scaturite dai risultati del monitoraggio, in attesa di essere ricevuti a Palazzo Vecchio mercoledì prossimo, 19 luglio, alle ore 15.30 dagli assessori Cecilia Del Re e Stefano Giorgetti per effettuare insieme una valutazione della Ztl notturna.

 

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