"Vero cuoio", "vera pelle": occhio alla regolarità del marchio

Attenzione ai controlli e alle sanzioni: meglio verificare con i propri fornitori che in fattura o altro documento sia presente la dicitura che il marchio utilizzato (“VERO CUOIO” o “VERA PELLE”) sia effettivamente rispondente a regolare concessione della licenza d'uso da parte di UNIC. In caso di uso illecito, si rischia anche una multa fino a 20mila euro.

Federazione Moda Italia Confcommercio invita tutti gli operatori della moda a verificare con attenzione che il marchio “VERO CUOIO” o “VERA PELLE” apposto sui prodotti in vendita siano effettivamente rispondente a regolare concessione della licenza d’uso da parte di UNIC – Unione Nazionale Industria Conciaria.

 

Come fare? Basta controllare con i propri fornitori che tale specifica sia presente nella fattura o in altro documento relativo a scarpe, borse, cinture e altri prodotti in pelle. Questa verifica aiuta ad essere in regola con le norme sull’etichettatura, che prevedono sanzioni molto pesanti anche per i venditori.

 

Il marchio "VERA PELLE" o "VERO CUOIO" (con i simboli riportati nell'immagine) è registrato e depositato dall’UNIC e tutelato dalla normativa sulla proprietà intellettuale e industriale.

 

I prodotti con l’apposizione senza licenza del marchio “VERO CUOIO” ovvero “VERA PELLE”, vengono sequestrati e al venditore viene contestato il reato di cui all’art. 474 c.p., che prevede una reclusione fino a due anni e una multa fino a 20.000 euro.

 

CLICCA QUI per tutte le informazioni utili in tema di etichettatura dei prodotti tessili, abbigliamento, calzature e utilizzo corretto dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia”.

 

INFORMAZIONI
Federazione Moda Italia Confcommercio

Segreteria di Firenze: resp. Luca Biagiotti

telefono 055 2036927

email l.biagiotti@confcommerciofiar.it