Sicurezza alimentare: attenzione alla sindrome sgombroide
Sindrome sgombroide (intossicazione da istamina).
In aumento le segnalazioni, la Asl predispone un opuscolo per gli operatori del settore
La Usl Toscana Centro informa che nel periodo estivo sono stati segnalati dai consumatori un numero crescente di casi di “sindrome sgombroide”, un’intossicazione causata dall’ingestione di prodotti ittici mal conservati o tenuti a temperatura ambiente per troppo tempo e che, a dispetto del nome, interessa più di una specie di pesce.
Tonno, sgombro, sardine e alici risultano infatti essere tra le tipologie maggiormente a rischio, poiché ricchi di un amminoacido (istidina) naturalmente presente in abbondanza in queste specie e che a contatto con batteri, anche non patogeni, si trasforma in istamina. Proprio l’istamina, se presente in grandi quantità, può causare intossicazioni nelle persone più sensibili, con sintomi molto simili a quelli di una violenta reazione allergica.
Nell’opuscolo che la Asl ha realizzato per gli operatori del settore alimentare (scaricabile in allegato) sono indicate tutte le informazioni utili per prevenire l’intossicazione da istamina. Fondamentale, per minimizzare il rischio, il mantenimento della catena del freddo.
La Confcommercio di Firenze invita quindi gli operatori che nel proprio esercizio vendono o somministrano pesce a prestare la massima attenzione nell’uso delle corrette procedure di autocontrollo alimentare e a contattare per ogni necessità la segreteria Fipe - Confcommercio al numero di telefono 0552036928 o alla mail fipe@confcommercio.firenze.it.