Sedie e tavolini all'aperto, nuovo regolamento a Firenze
Approvato in giunta il disciplinare attuativo della concessione straordinaria che varrà dal 21 marzo al 6 novembre. Dal 28 febbraio due mesi per presentare le richieste al Comune. Confcommercio critica con forza l’obbligo di delimitare l’area occupata dagli stalli con una ringhiera. Il presidente Cursano: “assurdo chiedere lavori e costi aggiuntivi per periodi così limitati di tempo. Sarebbe stato meglio semplificare”.
Cambiano a Firenze le regole per l’occupazione del suolo pubblico con sedie e tavolini all’aperto. La giunta comunale ha infatti approvato il nuovo disciplinare attuativo delle concessioni di suolo pubblico a carattere temporaneo.
Le imprese hanno ora due mesi di tempo, a partire dal 28 febbraio, per inoltrare le domande.
Potranno chiedere l’occupazione straordinaria i soli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e i chioschi alimentari posizionati in aree verdi in un periodo compreso fra il 21 marzo e il 6 novembre 2022.
Per le attività che insistono nell’area Unesco sarà possibile utilizzare un solo posto auto, per quelle esterne all’area Unesco fino ad un massimo di 2 posti auto; inoltre, alcune aree non possono essere oggetto di concessione (il Comune ha deciso di non autorizzare occupazioni in strade altamente frequentate come via Calzaiuoli, via Roma, via Calimala, via Por Santa Maria, via Vacchereccia, Borgo San Lorenzo).
Nel dispositivo approvato in giunta si richiede inoltre che le occupazioni sugli stalli di sosta debbano essere delimitate da una ringhiera a disegno semplice in profilati metallici zincati a caldo verniciati colore grigio antracite, aventi passo 1 m ed altezza di 90 cm.
È ammesso altresì, in via generale, l’uso di ombrelloni che dovranno avere al massimo le stesse dimensioni dei tavolini. Inoltre, la loro apposizione dovrà sempre garantire la comprensione, la visibilità e l'efficacia della segnaletica stradale limitrofa, compresa quella luminosa. Gli ombrelloni dovranno essere a tinta unita, preferibilmente di colore marrone, ma con tonalità compatibili con il contesto in cui si inseriscono, senza pubblicità, a palo centrale e rimovibili a fine serata.
Confcommercio si è dichiarata estremamente critica nei confronti di alcuni punti del provvedimento. “Avremmo apprezzato la riconferma delle semplificazioni introdotte negli scorsi anni: beneficiare del suolo pubblico dovrebbe essere più facile per le imprese, che allestendo sedie e tavolini all’aperto rispondono alle nuove richieste dei clienti e ai nuovi stili di vita e di consumo nati nel periodo pandemico”, spiega il presidente della Confcommercio fiorentina Aldo Cursano.
“Non comprendiamo poi la necessità di delimitare con una ringhiera in metallo da ancorare a terra gli spazi occupati con sedie e tavolini: si tratta di un costo ulteriore a carico delle imprese di cui si poteva fare a meno, per non parlare poi dell’impatto sulla città”, prosegue Cursano.
“Non condividiamo neppure il divieto di occupazione del suolo pubblico in alcune strade, dove invece le imprese in passato hanno dimostrato di lavorare con grande cura e attenzione per il decoro, realizzando veri e propri giardini a beneficio di fiorentini e turisti. Facciamo inoltre notare come a distanza di pochi giorni dal 28 febbraio, non siano ancora chiare le modalità con cui le domande di occupazione del suolo pubblico dovranno essere presentate. Insomma, si tratta di un provvedimento con luci ed ombre che non soddisfa le attese delle imprese”, conclude Cursano.
Gli uffici di Confcommercio si sono comunque già attivati per assistere gli imprenditori che desiderano inoltrare la domanda di occupazione del suolo pubblico.
INFORMAZIONI
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