Ristorazione, un seminario spiega il nuovo contratto nazionale

Martedì 15 maggio 2018 dalle ore 9 alle 13 nell’Auditorium della Camera di Commercio di Firenze in piazza Mentana 1 su iniziativa di Confcommercio Firenze e Ordine dei Consulenti del Lavoro di Firenze.

Martedì 15 maggio 2018 dalle ore 9 alle 13 fa tappa a Firenze il roadshow che Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)-Confcommercio dedica alle novità del primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti dei Pubblici Esercizi, della Ristorazione Collettiva e Commerciale e del Turismo, siglato nel febbraio scorso.

 

L’appuntamento è nell’Auditorium della Camera di Commercio di Firenze (in piazza Mentana 1). I lavori, moderati dal direttore della Confcommercio Toscana Franco Marinoni, si apriranno con gli interventi del presidente di Confcommercio Firenze e di Fipe Toscana Aldo Cursano, del presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Firenze Moreno Panchetti e della presidente Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro Up Firenze Brunella Calonaci. Interverranno per la parte tecnica il capo della delegazione Fipe per il rinnovo contrattuale Riccardo Orlandi e il direttore dell’Area sindacale di Fipe Silvio Moretti.

 

La tappa fiorentina del roadshow, organizzata dalla Confcommercio in collaborazione con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Firenze, è aperta gratuitamente a tutti gli imprenditori del settore e ai professionisti che ne curano le relazioni contrattuali. Per i consulenti del lavoro, in particolare, la frequenza del seminario è valida ai fini dell’acquisizione di crediti formativi obbligatori (previa iscrizione sulla piattaforma www.fsclf.it).

 

Il nuovo contratto, indipendente e svincolato dai precedenti, è stato firmato per la parte datoriale dai rappresentanti di Fipe, Angem (che rappresenta le aziende della ristorazione collettiva), Legacoop Produzione e Servizi, in rappresentanza della quasi totalità delle imprese del settore, mentre per la parte sindacale dai rappresentanti di Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL. Interessa tutti i dipendenti del settore “fuori casa”, come bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, mense e catering, oltre a pub, locali da ballo e stabilimenti balneari. In pratica, tutte le aziende che somministrano pasti: più di 300.000 in Italia, per un totale di oltre un milione di lavoratori; 22mila imprese in Toscana, dove i lavoratori dipendenti del comparto sono 53.252, dei quali quasi 20mila (18.877) attivi nella sola provincia di Firenze.

 

In generale, il comparto della somministrazione sviluppa in Toscana circa 6 miliardi di euro di fatturato, che diventano 80 miliardi a livello nazionale.

 

Tra le principali novità previste dal Contratto collettivo nazionale ci sono l’aumento in busta paga di €100 a regime (calcolate per un dipendente del IV livello), il rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa, la durata quadriennale e importanti innovazioni mirate al recupero di produttività, come una maggiore flessibilità oraria, nell’ordine di venire incontro ai flussi assai variabili, e non sempre prevedibili, che caratterizzano il lavoro nei pubblici esercizi. “La flessibilità è uno strumento essenziale di competizione per le imprese”, sottolinea il presidente di Fipe-Confcommercio Toscana Aldo Cursano, che nella veste di vice presidente nazionale di categoria ha seguito in prima persona le trattative che hanno portato alla firma del documento, “il nuovo CCNL tiene in considerazione i mutamenti del mercato e, soprattutto, il carattere imprevedibile e discontinuo dei flussi di lavoro, che ora possiamo gestire meglio, anche per venire incontro alle esigenze dei consumatori”.

 

Ogni dettaglio del contratto sarà comunque spiegato nei particolari durante il seminario di martedì 15 maggio, per permettere alle imprese di applicarlo al meglio, con reciproca soddisfazione dei titolari e dei dipendenti.

 

“La ristorazione è una componente fondamentale della filiera agroalimentare italiana, soprattutto oggi che i consumi alimentari in casa crescono poco o nulla, mentre quelli in bar e ristoranti continuano ad avere una dinamica positiva", sottolinea il direttore della Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “per questo è importante che il settore abbia finalmente un contratto specifico con strumenti innovativi che garantiscano una migliore operatività delle imprese favorendo quel recupero di produttività necessario a sostenere gli investimenti per il futuro”.