Nuovo registro cereali e farine, ulteriore aggravio per le imprese
Assipan-Confcommercio chiede un’immediata modifica della misura: “Appesantimento burocratico inutile per le imprese”
“Spunta” un nuovo adempimento per i panificatori: la legge Finanziaria 178/2020 introduce infatti l’istituzione di un registro telematico di carico e scarico dei cereali e delle farine dei cereali.
Molini, panifici, pastifici, pasticcerie e pizzerie che detengono un quantitativo superiore alle cinque tonnellate annue di singolo prodotto avrebbero dunque l’obbligo di registrare le operazioni di carico e scarico del prodotto, di qualsiasi provenienza (nazionale, dell’Unione Europea o extra UE), entro sette giorni lavorativi dall’effettuazione di suddette operazioni, in un apposito registro telematico istituito nell’ambito dei servizi del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN).
Un decreto del MiPAAF, che dovrà essere emanato entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, fissata al 1° gennaio 2021, dovrà indicare le modalità operative per adempiere all’obbligo.
Assipan-Confcommercio ha subito espresso la propria contrarietà, inviando una proposta di modifica perché possano essere riviste queste disposizioni, in un’ottica di snellimento delle operazioni burocratiche.
Non si comprende infatti come la tenuta del registro telematico da parte di panificatori, pasticceri o pizzaioli che, come altre categorie, sono dei trasformatori di farine di cereali, possa rappresentare un valore aggiunto in termini di tracciamento dello spostamento di tutte le categorie di cereali in Italia, in tutti i diversi passaggi, sia che si tratti di prodotti nazionali sia che si tratti di prodotti importati.
Se, infatti, è comprensibile che la tenuta investa il primo settore e l'industria molitoria, è difficile invece accettare che tale adempimento interessi anche i trasformatori, proprio perché quest’ultimi (panificatori, pasticceri o pizzaioli) sottostanno già a numerosi elementi normativi connessi alla rintracciabilità e all’etichettatura dei prodotti.
Da qui, la lettera inviata da Assipan Confcommercio, in cui si chiede di escludere i trasformatori delle farine di cereali da tali obblighi, o che in subordine il quantitativo annuo per singolo cereale venga portato a 500 tonnellate annue, limitando di molto le sanzioni previste, e che ne venga posticipata l’applicazione di un periodo di almeno 12 mesi rispetto all’applicazione della legge.
Terremo informati i nostri associati di tutti gli sviluppi della questione.
Per informazioni e contatti:
Segreteria Provinciale Assipan-Confcommercio Firenze
(Erika Tasselli)
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