Nuovi contributi per discoteche, piscine e palestre

Attivato dal ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti un fondo da 140 milioni di euro per sostenere le attività d’impresa e le professioni rimaste chiuse per legge almeno cento giorni durante l’emergenza Covid. Ogni richiedente potrà ottenere fino ad un massimo di 25mila euro a fondo perduto nel caso di discoteche e sale da ballo, 12mila per palestre, impianti sportivi, parchi tematici, eventi di teatro, cinema, arte, fiere e cerimonie e altre attività ammesse alla misura. 

Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha attivato il fondo da 140 milioni di euro per sostenere le attività d'impresa e professioni che sono rimaste chiuse per legge, in conseguenza delle misure restrittive adottate per fronteggiare l'emergenza Covid. 

 

Discoteche e sale da ballo sono alcune delle attività che potranno richiedere i contributi a fondo perduto fino a un massimo di 25 mila euro, per ciascun soggetto beneficiario, e a cui è destinata una quota pari a 20 milioni di euro del fondo istituito dal Ministero.

 

Fino a 12 mila euro l'ammontare dei contributi che invece potranno essere richiesti da altre attività ammesse alla misura come palestre, impianti sportivi, parchi tematici, eventi di teatro, cinema, arte, fiere e cerimonie. 

 

Il decreto interministeriale, già firmato dal ministro Giorgetti, definisce l'elenco delle attività che hanno diritto a usufruire del sostegno economico, in quanto rimaste chiuse per un periodo complessivo di almeno cento giorni, nonché i criteri e le modalità per richiedere il contributo. I termini per l'avvio delle richieste dei beneficiari verranno comunicati dall'Agenzia delle entrate, che potrà successivamente procedere con l'accreditamento diretto del contributo a fondo perduto. 

 

"Un provvedimento doveroso, promesso alle categorie che sono state costrette a restare chiuse per legge", ha sottolineato il ministro Giorgetti. “È giusto che discoteche, palestre e altre realtà in condizioni simili abbiano uno strumento speciale avendo pagato un prezzo più alto a causa dei cambiamenti imposti dalle regole restrittive contro il Covid. In occasione degli incontri al Mise, ma anche in altri contesti, questa necessità e urgenza era venuta fuori in maniera determinante. Iniziamo con questo fondo, 140 milioni, che però può essere rifinanziato se sarà necessario".

 

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