Iva agevolata per i piatti pronti da asporto
Aliquota fissata al 10% per la cessione di piatti pronti nelle attività di ristorazione. Lo stabilisce l’ultima legge finanziaria che ribalta l’interpretazione del dicembre 2020. Per maggiori informazioni contattare la segreteria Fipe Confcommercio Firenze (sig. Fabrizio Matucci) tel 055 2036946, email f.matucci@confcommercio.firenze.it
Passo indietro del Governo sulla questione dell’Iva legata ai cibi di asporto. Viene fissata al 10%, infatti, l’aliquota Iva prevista per l’asporto e la consegna a domicilio, rivedendo l’interpretazione iniziale dell’Agenzia delle Entrate.
Lo ha stabilito l’ultima legge finanziaria che garantisce alle imprese della ristorazione e ai pubblici esercizi l’Iva agevolata per le cessioni di piatti pronti / pasti cotti, arrostiti, fritti, o altrimenti preparati in vista del loro consumo immediato, della loro consegna a domicilio o dell’asporto.
In un primo momento l’assenza del consumo in loco non era considerata come “somministrazione”, e di conseguenza all’asporto veniva applicata l’aliquota Iva propria di ciascun prodotto. La nuova Legge di Bilancio ha ribaltato questa lettura, concedendo una riduzione dell’aliquota a ristoranti e attività di somministrazione.
Per maggiori informazioni contattare la segreteria Fipe Confcommercio Firenze (sig. Fabrizio Matucci) tel 055 2036946, email f.matucci@confcommercio.firenze.it