Sindacati

Donne&Governance, adesso tocca agli uomini

A corollario del progetto voluto dalla Confcommercio fiorentina con il contributo della Camera di Commercio di Firenze e la partnership della Nazione, per promuovere la presenza femminile nei luoghi decisionali, giovedì 10 giugno 2021 si è svolta a Firenze, presso lo Zeffirelli’s tea&restaurant, una iniziativa rivolta in esclusiva ai dirigenti uomini dell’associazione di categoria. Che, adesso si candida a diventare esempio di una classe dirigente nuova, formata da donne e uomini pronti a collaborare senza pregiudizi o preclusioni. A guidare la serata Anna Paola Concia, curatrice del progetto Donne&Governance, e il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni insieme alla direttrice della Syracuse University di Firenze Sasha Perugini. In platea anche il presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi e la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini, in veste di presidente facente funzione della Camera di Commercio di Arezzo-Siena. Perché a breve il progetto di empowerment al femminile sarà ‘esportato’ da Firenze ad Arezzo. 

Erano tutti uomini i protagonisti dell’ultimo atto del progetto “Donne&Governance”, nato in ambito fiorentino su iniziativa della Confcommercio con il contributo della Camera di Commercio di Firenze e la partnership della Nazione per promuovere la presenza femminile nei luoghi decisionali e di potere. Perché, come dice il direttore della Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “è inutile parlare alle donne dei loro problemi, li conoscono benissimo. Siamo noi uomini a doverne diventare consapevoli. Altrimenti, sarebbe come fare battaglie contro l’omofobia nelle sedi dell’Arcigay. È fuori dai confini di chi la pensa allo stesso modo che si deve combattere. Perché il deficit di democrazia e parità che colpisce l’universo femminile non è una questione di genere ma riguarda tutti: i talenti che le donne non usano sono uno spreco che priva di opportunità ed energie preziose anche agli uomini”.

 

Così, all’iniziativa che si è tenuta giovedì 10 giugno allo Zeffirelli’s tea&restaurant di Firenze, erano stati invitati soltanto i dirigenti uomini della Confcommercio. Che, adesso, si candida a diventare esempio di una classe dirigente nuova, formata da donne e uomini pronti a collaborare senza pregiudizi o preclusioni. 

 

A guidare la serata c’erano il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni e Anna Paola Concia, curatrice del progetto ‘Donne&Governance’. Ospite speciale la direttrice della Syracuse University di Firenze Sasha Perugini, autrice del libro “Tacchi a spillo”, che prendendo spunto dal suo testo ha portato gli intervenuti a spasso tra alcuni preconcetti e pregiudizi che spesso ostacolano il percorso delle donne verso ruoli di potere. “Siamo immersi in un’acqua di cui non siamo consapevoli fino in fondo. Il contesto storico e sociopolitico in cui viviamo è sempre più liquido, veloce, viscoso: è importante prenderne coscienza per risolvere questioni come quella delle donne e della governance. Per arrivare alla parità di genere vanno infatti rimossi quegli ostacoli, prima di tutto mentali e culturali, che finiscono col limitare il pensiero e il raggio d’azione degli uomini come delle donne, che a volte agiscono guidate dallo ‘sguardo maschile’ che hanno introiettato”. 

 

In platea ad ascoltarla, insieme agli imprenditori del direttivo delle Confcommercio fiorentina e aretina, c’erano anche il presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi con il segretario generale Giuseppe Salvini e - unica eccezione al femminile - la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini, in veste di presidente facente funzione della Camera di Commercio di Arezzo-Siena. Una partecipazione non casuale, la sua, visto che a breve il progetto di empowerment pensato per le donne sarà ‘esportato’ da Firenze ad Arezzo. Presente “virtualmente anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha inviato un video di saluto e apprezzamento per il progetto: “ci vogliono buone pratiche, meno annunci e più fatti. Ed è anche da iniziative come questa che parte il cambiamento di cui il Paese e le città hanno bisogno”

 

“Quello della parità di genere è un valore che va messo a sistema con la partecipazione di tutti – spiega Marinoni – una cosa l’abbiamo capita: se le donne non hanno abbastanza spazio nei luoghi decisionali non è perché non vogliono o non sono capaci di prenderselo. Questa è la favoletta che noi uomini ci siamo spesso raccontati per metterci a posto la coscienza. Le donne non ci sono, o fanno fatica ad esserci, perché il più delle volte sono chiamate a giocare un gioco che ha regole solo maschili. Quanto siamo davvero disposti, noi uomini, a cambiare le regole del gioco? Se lo facciamo, i pro saranno maggiori dei contro. Ce lo dice anche l’economia: le imprese dove ci sono più donne sono più produttive, più efficaci nel gestire crisi e difficoltà e nel condividere valori e strategie, poi hanno migliore reputazione, stabilità e successo”. Ora tocca agli uomini, dunque, fare spazio alle donne. Il gioco, di sicuro, vale la candela. 

 

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