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Confguide: difendere l'immagine di Firenze

Una guida turistica aggredita da un venditore abusivo. Paola Migliosi, presidente Confguide, scuote la testa e sospira: “Nulla di nuovo sotto il sole – allarga le braccia -. Siamo quotidianamente soggetti a minacce e a offese. La stessa cosa che è successa alla collega capitò anche a me. Pure io avevo sconsigliato a un gruppo di studenti americani di comperare le ‘stampe’ dei venditori abusivi. Fui minacciata e per questo feci denuncia”.
“L’unica ‘arma’ che abbiamo per difenderci è evitare lo scontro – aggiunge Migliosi -. Io adesso mi limito a dire ai miei gruppi che a Firenze non siamo certo abituati a vendere la merce stesa per terra. Insomma, faccio capire che la legge dice ben altro”.
“L’immagine che offriamo ai turisti è terribile – accusa Migliosi -. Di fronte ai musei più belli del mondo, come l’Accademia e gli Uffizi, c’è una casbah. Una cartolina pessima che, attraverso gli scatti di chi viene a Firenze, fa il giro del mondo. Qualcuno, poi, si stupisce del fatto che anche quando la presenza dei vigili è poco distante il mercato abusivo non accenna a chiudere”.
 
Sono due i concetti che la presidente di Confguide sottolinea più volte: “E’ un enorme danno d’immagine. E pure un problema di sicurezza. Sapesse quante volte capita che un turista, per sbaglio, pesti una di quelle stampe… E’ il minimo che possa succedere: specialmente davanti all’Accademia non si riesce a camminare”.
Basta poco per accendere la miccia. “E’ sufficiente un piede che sfiori una stampa per sentirsi apostrofare con male parole – accusa Migliosi -. Purtroppo la mia categoria deve subire provocazioni di ogni tipo”.
E i controlli? “Sono insufficienti. Eppure, basterebbe un presidio fisso nelle aree più calde per risolvere il problema. Come mai quando a Firenze arrivano i big gli abusivi scompaiono? E’ la riprova che, se si vuole, si riesce a sconfiggere il fenomeno, che produce un vasto giro d’affari che, ovviamente, va a scapito dell’economia legale”.