Cibi surgelati: obbligatorio indicarlo nel menù
Con una recente sentenza (n. 34783 depositata lo scorso 17 luglio), la Corte di Cassazione ha definitivamente chiarito che l’utilizzo di alimenti surgelati o congelati per la lavorazione di prodotti alimentari deve essere indicato nel menu e nel cartello/libro degli ingredienti tenuto a disposizione degli avventori.
La mancata informazione di quanto sopra configura il reato di frode in commercio e viene sanzionata penalmente, a prescindere dal fatto che il cibo sia stato o meno cosumato dal cliente. Secondo i giudici della Suprema Corte, infatti "anche la mera disponibilità di alimenti surgelati - non indicati come tali nel menù - nella cucina di un ristorante, configura il tentativo di frode in commercio, indipendentemente dall'inizio di una concreta contrattazione con il singolo avventore"
La Cassazione ha indicato quale unica e fondamentale esigenza l'informazione data al consumatore circa le caratteristiche proprie degli alimenti acquistati: il proprietario del pubblico esercizio che non indica sul menù che alcuni ingredienti sono surgelati induce in errore il consumatore il quale, in assenza di esplicita specificazione sulla carta, può ritenere che le preparazioni siano confezionate con alimenti freschi.
La pronuncia della Cassazione ha quindi definitivamente posto fine a una situazione di incertezza interpretativa, confermando la non obbligatorietà dell’autorizzazione per l’abbattimento della temperatura anche nelle fasi di lavorazione del prodotto.
Si invitano quindi gli associati a porre in essere gli accorgimenti evidenziati e, nel caso si renda necessario acquisire ulteriori informazioni o suggerimenti, a rivolgersi alla segreteria di Fipe Confcommercio Firenze : fipe@confcommercio.firenze.it – 055 2036928.