“Gli Storici” di Fipe. A Firenze il primo forum nazionale dei locali che hanno segnato la storia d’Italia.

Si è tenuto a Firenze (martedì 21 giugno 2022) il primo incontro nazionale dei bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie in attività da oltre 70 anni. L’iniziativa, promossa da Fipe Confcommercio per discutere sul futuro dei locali storici, ha coinvolto imprenditori, istituzioni locali e nazionali.

Valorizzare e tutelare i locali storici del Paese salvaguardandone, ma soprattutto rilanciandone, il valore sociale, culturale ed economico. Questo il tema centrale del I Forum “Gli Storici” di Fipe – il futuro dei locali storici, organizzato presso il Caffè Paszkowsky (1903) di Firenze con istituzioni locali e nazionali dalla Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi.

 

Nell’ambito di Fipe possono fregiarsi del titolo “Gli Storici” i bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie in attività da oltre 70 anni che hanno conservato ed esposto al loro interno cimeli, documenti e testimonianze dell’epoca. In tutta Italia, sono poco meno di 200 i pubblici esercizi che potrebbero in questo senso vantare il blasone Fipe di “Storico”. 

 

Si tratta d’altra parte di luoghi delle città dal valore culturale, economico e sociale preziosissimo che non solo hanno attraversato la storia del Paese, ma l’hanno anche letteralmente ospitata. In contesti architettonici paragonabili ad un museo diffuso, questi locali hanno visto passare, tra il Settecento e l’inizio del secolo scorso, le personalità che hanno fatto l’Italia e, spesso, anche gli italiani. Un racconto storico vivente, corale e diffuso, che proprio in questo primo Forum “Gli Storici” di Fipe è stato interpretato dai tanti ospiti presenti: il viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin -in collegamento video-, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il direttore creativo Davide Rampello, l’architetto Stefano Bertocci, l’autore Paolo Restuccia, il giornalista Alex Revelli Sorini ed il presentatore televisivo Carlo Conti.

 

A fare gli onori di casa e a dibattere con i presenti i vertici nazionali di Fipe Confcommercio, il direttore generale Roberto Calugi ed il presidente vicario Aldo Cursano, quest’ultimo presente anche in veste di presidente della Confcommercio fiorentina, rappresentata dal direttore della Confcommercio Toscana e Firenze Franco Marinoni e dal vicedirettore Stefano Guerri, segretario della Fipe locale.

 

Dal palco dell’evento, allestito nell’elegante sala da tè del Caffè Paszkowsky, il sindaco Dario Nardella, nel ringraziare Fipe e Confcommercio per la preziosa iniziativa sui Caffè storici, ha lanciato la proposta di estendere l’Art Bonus -una delle misure più importanti che il governo nazionale ha adottato per merito del ministro Franceschini- gradualmente anche a immobili di proprietà privata, laddove ci sia un evidente interesse culturale che riguarda la comunità.

 

Una proposta, quella del sindaco di Firenze, che va incontro proprio ad alcune delle richieste portate avanti da “Gli Storici” della Fipe, che chiedono infatti anche una tutela attraverso una fiscalità di vantaggio e proprio questo primo forum ha rappresentato un’occasione di confronto con le istituzioni per trovare soluzioni a problemi reali, come ha sottolineato il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano: “non siamo qui oggi solo per lanciare un allarme, ma per proporre soluzioni che devono prendere corpo, altrimenti richiamo che questi luoghi della storia ci vengano portati via dalle multinazionali che hanno già cominciato a metterci le mani”.

 

 

“Gli Storici -ha commentato Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio- non sono come gli altri Pubblici Esercizi. Eppure, hanno un valore fondamentale proprio per gli altri PE, e non solo. Questi locali infatti hanno una funzione culturale evidente e, soprattutto dopo anni difficilissimi di forzatura della socialità, hanno assunto un vero e proprio ruolo-pivot nel rilancio di qualità delle città e dei borghi. Così, se sono sempre stati luoghi emblematici nella vita delle comunità, ora diventano asset strategici del turismo nazionale di locali intorno ai quali è possibile costruire delle vere e proprie politiche di attrattività del territorio.”

 

“L’appuntamento di oggi ci ha dato l’occasione per discutere, insieme alle istituzioni, del futuro di locali che sono un vero e proprio fiore all’occhiello della ristorazione italiana – continua Alessandro Cavo, presidente de “Gli Storici” – Associazione Caffè e Ristoranti Storici d’Italia e titolare della Pasticceria Liquoreria Marescotti (1780) di Genova – Per tutelarli in maniera efficace bisogna però capire che quelli di cui stiamo parlando non sono Pubblici Esercizi come gli altri, ma hanno delle peculiarità ben precise che molto spesso complicano la loro gestione. Mi riferisco ad aspetti molto pratici. Per esempio, qualunque tipo di intervento di manutenzione implica tempi e costi estremamente superiori. Basti pensare che anche solo per imbiancare una parete bisogna chiedere il nulla osta alla Soprintendenza ed effettuare stratigrafie a nostre spese prima di poter procedere. C’è poi il grande tema degli affitti che nei centri storici, nostro habitat naturale, rappresentano una voce di costo insostenibile e in continua crescita. Insomma, i problemi sono tanti e complessi e c’è bisogno di affrontarli in maniera coordinata. Per questo motivo, insieme a Mise, unione consumatori, Confcommercio e UNI, abbiamo costituito un gruppo di lavoro volto alla redazione di una norma UNI che consenta di certificare e distinguere formalmente i locali storici dagli altri Pubblici Esercizi. Si tratta certamente di un primo passo necessario a definire in maniera più netta la categoria che, di conseguenza, potrà essere tutelata nei modi opportuni”.