“Con Nardella per regolamentare gli affitti brevi”
L'intervento del direttore generale Confcommercio Toscana Franco Marinoni sulla regolamentazione degli affitti brevi.
L’emendamento Pellicani ha un grande pregio: ha scritto nero su bianco che il re è nudo. Perché che le locazioni turistiche non siano le semplici locazioni regolate dal Codice Civile, è sotto l’occhio di tutti. Molti se ne erano accorti, ma pochi avevano avuto il coraggio di dirlo in maniera così chiara e incontrovertibile. Tra questi pochi, anche il sindaco Nardella, che giustamente ora continua a lottare – e noi con lui – perché la legge “pro Venezia” diventi una legge a favore di tutti i centri storici. Il limite dei 120 giorni imposto agli affitti turistici ci pare un argine equo a questo fenomeno che negli anni ha sottratto residenti, e linfa vitale, al cuore di tante città, in Italia come nel resto d’Europa. Di sicuro è un rimedio migliore di tanti altri trovati finora dal legislatore, meri palliativi che mettevano pezze su uno strappo ormai troppo grande da ricucire. Penso ad esempio al comma 595 della legge finanziaria 2021, che stabiliva il tetto dei 4 appartamenti. Mettere a reddito gli immobili di proprietà continuerà ad essere legittimo, ci mancherebbe altro. Con l’unica differenza che chi ricorrerà alle locazioni brevi oltre i 120 giorni l’anno, dovrà farlo aprendo una regolare attività imprenditoriale. Una casa-vacanza, un b&b. Insomma, le soluzioni ci sono e finalmente riporteranno equità nell’ambito della ricettività turistica, secondo il principio “stesso mercato, stesse regole”. Certo, un’attività imprenditoriale è più soggetta a regole e controlli, oltre che ad una tassazione più alta. Ma forse è anche la forma più corretta per costruire un’accoglienza turistica professionale, forse meno remunerativa per il singolo, ma sicura per i consumatori e fonte di occupazione e benessere per tutto il territorio. Confcommercio da sempre difende i valori dell’impresa, di una ricchezza che si costruisce con il lavoro e non con la mera rendita. Anche perché – ci insegna la storia - le bolle speculative non hanno mai avuto lunga vita …”
Franco Marinoni, direttore generale Confcommercio Toscana