Firenze, domenica 14 gennaio l'evento conclusivo delle celebrazioni per il 150° del Mercato di Sant'Ambrogio
Nella chiesa di Santa Verdiana alle ore 10,00 la presentazione degli studi del Dipartimento di Architettura sul complesso del mercato, poi il grande pranzo a buffet base di piatti tipici della tradizione fiorentina, aperto alla cittadinanza e finalizzato alla raccolta di fondi a favore della cooperativa sociale “I Ragazzi di Sipario onlus” di Firenze. Su iniziativa degli operatori del consorzio Sant’Ambrogio insieme a Confcommercio, il patrocinio del Comune e della Camera di Commercio di Firenze, il contributo di Banca Intesa San Paolo e Nexal e la collaborazione della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze.
Cultura, gastronomia e solidarietà a braccetto domenica 14 gennaio 2024 per l’evento conclusivo delle celebrazioni per il 150° anniversario del Mercato di Sant’Ambrogio a Firenze.
“In questi mesi abbiamo voluto festeggiare questo importante anniversario insieme ai nostri clienti, alle istituzioni e a tutta la cittadinanza – dice il presidente del Consorzio degli operatori di Sant’Ambrogio Luca Menoni - Per la giornata finale abbiamo in serbo alcune iniziative speciali che troveranno l’apice nel grande pranzo a buffet base di piatti tipici della tradizione fiorentina, aperto a tutti e finalizzato alla raccolta di fondi a favore della Cooperativa Sociale “I Ragazzi di Sipario onlus” di Firenze”.
Si parte la mattina alle ore 10,00 con l’apertura straordinaria della chiesa dell’ex monastero femminile di santa Verdiana in via dell’Agnolo, per il seminario e la presentazione della mostra di studi e bozzetti elaborati dagli studenti del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze per testimoniare questi 150 anni di storia del mercato: dal progetto iniziale alla sua realizzazione, fino alle sue trasformazioni nel tempo, l’ultima delle quali - voluta dal Comune - è ancora in corso. Il mercato coperto di Sant’Ambrogio, inaugurato nel 1873, fu edificato su disegno dell’architetto Giuseppe Mengoni (lo stesso della galleria Vittorio Emanuele II a Milano o della Galleria Umberto I a Napoli) nell’area degli orti dell’antico monastero oggi sede di Architettura. La sua costruzione, insieme a quella del Mercato centrale, era legata ai lavori di rinnovamento urbanistico di Firenze Capitale, e nello specifico alla riqualificazione dei luoghi del commercio.
Il seminario sarà introdotto dai saluti delle autorità presenti, del presidente del Consorzio del Mercato di Sant’Ambrogio Luca Menoni, del presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano e del direttore regionale Franco Marinoni. “Il mercato di Sant’Ambrogio è uno dei luoghi più amati di Firenze ed è l’esempio concreto di come il commercio, oltre ad offrire servizi importanti ai cittadini, aiuti a coltivare relazioni e a rendere vitale la città”, sottolinea Cursano. “Era giusto festeggiare come si deve il traguardo dei 150 anni di attività: in tempi dove tutto si consuma in fretta e quindi ha vita breve, è importante poter contare su qualcosa di stabile, in continuità con il passato ma proiettato al futuro”, aggiunge il direttore Marinoni.
Alle ore 12,30 presso il mercato di Sant’Ambrogio in piazza Ghiberti ci sarà invece il pranzo, curato nei dettagli dagli operatori di Sant’Ambrogio, che serviranno a buffet tutte le loro migliori specialità culinarie. La partecipazione al pranzo è aperta a tutti. Sarà sufficiente recarsi al mercato presso lo spazio gestito dai Ragazzi del Sipario e, a partire dalle ore 12, ritirare i tagliandi validi per le consumazioni, a fronte di una donazione. Gli iscritti riceveranno il Sant’Ambrogino d’Oro, la speciale moneta coniata per celebrare il centocinquantesimo del mercato, con l’effigie elaborata dal Dipartimento di Architettura.
Il ricavato del pranzo sarà donato ai ragazzi di Sipario onlus, la cooperativa sociale che a Firenze gestisce il ristorante “La fermata del gusto” presso lo Spazio Alfieri, in via dell’Ulivo 8 Firenze. “Una scelta non casuale, la nostra”, spiega il presidente del Consorzio di Sant’Ambrogio Luca Menoni, “perché la cooperativa ha scelto la ristorazione e la gastronomia per dare possibilità concrete di realizzazione ai ragazzi fragili, che in questo lavoro trovano un modo per rendersi autonomi e sentirsi valorizzati. Un’esperienza di inclusività che fa parte della nostra filosofia di mercato e che, con l’occasione, ci piace portare ad esempio”.