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Confcommercio e Federfarma lanciano una petizione per salvare la Farmacia Pitti

Raccogliendo l’idea dei residenti d’Oltrarno, le due associazioni di categoria hanno aperto una raccolta di firme per sollecitare il Comune di Firenze a chiedere l’espropriazione dell’immobile. La petizione è anche online: http://chng.it/PMKX6vgs

Si apre a Firenze una raccolta di firme per chiedere al Comune di procedere al più presto all’espropriazione dell’immobile in cui si trova la Farmacia Pitti. A volerla sono le associazioni di categoria Confcommercio e Federfarma, che raccogliendo un’idea dei residenti d’Oltrarno hanno voluto giocare anche questa carta per salvare la storica farmacia, aperta in piazza San Felice addirittura nel 1810 e la cui sopravvivenza è ora minacciata dallo sfratto richiesto dalla proprietà, che vorrebbe ricavare un resort nello stesso edificio.

 

“Comprendiamo le ragioni della proprietà ma qui si tratta di salvare un pezzo di storia della città, oltre che un presidio importante di salute, socialità e servizi per il quartiere. Per questo ci siamo mobilitati”, ha sottolineato il presidente della Confcommercio fiorentina Aldo Cursano, che oggi (venerdì 15 novembre 2019) ha convocato una conferenza stampa proprio nei locali della farmacia alla presenza del titolare Piero Pacenti, del direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni e del presidente di Federfarma Toscana Marco Nocentini Mungai.

 

“Non possiamo permettere che il centro storico prosegua in questa assurda corsa verso la perdita di ogni identità in nome di un’economia turistica che, così come viene pensata da qualcuno, ha dimostrato ampiamente di non essere più sostenibile”, ha detto il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “l’esproprio dell’immobile, possibile in virtù dell’articolo 42 della Costituzione perché legato a motivi di interesse generale, resta la strada più semplice da percorrere per scongiurare la chiusura della farmacia, che sarebbe una vera perdita per tutta la città, non solo per l’Oltrarno”.

 

“La chiusura della Farmacia, non solo priverebbe il quartiere di un indispensabile terminale del Servizio Sanitario Regionale deputato alla consegna di farmaci, presidi ed altri prodotti sanitari, ma anche di un insostituibile centro di aggregazione sociale particolarmente importante per il tessuto del quartiere e dei suoi cittadini, primi fra tutti gli anziani”, sottolinea Marco Nocentini Mungai, presidente della Federfarma Toscana, l’associazione di categoria che rappresenta le oltre mille farmacie private della Toscana.

 

Pochi giorni fa a Firenze, nel corso del XII Forum nazionale dei Giovani di Confcommercio, il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini da Palazzo Vecchio ha lanciato la proposta di tutelare e sostenere con incentivi modello ‘Tax Credit librerie’ le botteghe storiche e le attività commerciali nei piccoli comuni. “Imprese che hanno un valore non solo economico, per la ricchezza e l’occupazione che producono, ma anche sociale e identitario. La Farmacia Pitti, con oltre due secoli di storia alle spalle, rappresenta bene questa categoria di imprese, che va difesa con ogni mezzo disponibile per legge”, ribadisce il presidente della Confcommercio fiorentina Aldo Cursano.

 

Confcommercio e Federfarma invitano dunque imprenditori e cittadini a firmare la petizione recandosi presso la farmacia Pitti oppure online all'indirizzo: http://chng.it/PMKX6vgs