Ricettività, rinnovato il CCNL di settore

A siglarlo Federalberghi e Faita insieme alle organizzazioni sindacali dei lavoratori. Tra le novità: 200 euro di aumento salariale a regime, erogato in 5 tranche, l’aggiornamento della classificazione del personale, poi nuove soluzioni per rendere il lavoro turistico più attrattivo per donne e giovani

Nella notte tra il 4 e il 5 luglio 2024, Federalberghi e Faita, insieme a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, hanno sottoscritto l’accordo di rinnovo del CCNL per i dipendenti da aziende del settore Turismo.

 

Il CCNL interessa in Italia 28mila aziende e circa 290mila lavoratori (410 mila durante il periodo estivo) occupati in alberghi, villaggi turistici, campeggi, porti turistici, ostelli, bed and breakfast e, più in generale, in tutte le attività turistico ricettive italiane, alberghiere ed extralberghiere nonché alle attività annesse alle stesse, quali centri congressi, stabilimenti termali, stabilimenti balneari, bar, ristoranti, etc.

 

Secondo i dati del CNEL, si tratta del CCNL di gran lunga il più rappresentativo nel comparto turistico ricettivo, essendo applicato a più dell’81% dei lavoratori dipendenti (la quota residua è polverizzata tra altri diciotto contratti minori)

 

Sarà in vigore sino al 31 dicembre 2027 e prevede un aumento salariale complessivo a regime di 200 euro, parametrato al 4° livello. La prima delle cinque tranche di aumento, pari a 70 euro, sarà erogata con la retribuzione del mese di luglio 2024.

 

Oltre agli aumenti in busta paga, il nuovo contratto prevede un pacchetto di istituti volti a rendere più attrattivo il lavoro nel turismo, tra cui spiccano le soluzioni in favore delle donne e dei giovani, di strategica importanza per un settore in cui il 55% degli occupati è di sesso femminile e il 48% dei lavoratori ha meno di quarant’anni.

 

Le principali novità previste dall’accordo

 

La classificazione del personale è stata aggiornata, con lo sguardo rivolto all’innovazione e alla digitalizzazione e la creazione di nuove figure con competenze in materia di controllo di qualità, pricing, revenue, digital marketing, reputation e social media.

 

Un focus specifico riguarda il wellness e le terme, con le nuove figure di coordinatore della spa, dietista, personal trainer, operatore di assistenza termale e addetto al centro benessere.

 

Sono stati definiti dei percorsi di carriera per i giovani che entrano in azienda, prevedendo il passaggio al livello superiore dopo quindici mesi di servizio sia per gli addetti al food and beverage (commis di cucina, sala, bar, etc.) sia per gli addetti all’animazione.

 

Grande attenzione anche per le donne, che costituiscono il 55% delle persone occupate nel settore. Sono stati irrobustiti i trattamenti spettanti ai genitori durante i periodi di congedo obbligatorio e facoltativo, con effetti positivi su tredicesima, quattordicesima, ferie e permessi. Per le donne vittime di violenza, i tre mesi di congedo previsti dalla legge saranno raddoppiati grazie all’intervento del datore di lavoro.

 

Il contratto conferisce attuazione alle norme di legge concernenti i contratti a termine di durata superiore ai dodici mesi, che saranno utilizzabili in occasione dei grandi eventi, a partire dal Giubileo del 2025 e dalle Olimpiadi invernali 2026.

 

A livello aziendale, potranno essere definiti percorsi di reinternalizzazione degli appalti, con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio offerto alla clientela e aumentare la stabilità dei rapporti di lavoro.

 

Tra gli indicatori che la contrattazione di secondo livello potrà utilizzare per l’assegnazione dei premi di risultato, oltre ai classici parametri economici correlati a incrementi di produttività, competitività, qualità, redditività, efficienza e innovazione, entra in gioco il giudizio della clientela, misurato con il tasso di fidelizzazione e le recensioni certificate.

 

L’accordo ha integrato il contributo destinato ai fondi di assistenza sanitaria integrativa di categoria (FAST e Qu.A.S), con l’obiettivo di offrire ai lavoratori del settore una rete di protezione sempre più efficace.

 

Le parti, inoltre, hanno rivolto congiuntamente un appello al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero del Turismo per chiedere la revisione del trattamento fiscale applicato all’alloggio che le imprese turistico ricettive forniscono ai lavoratori stagionali.