Firenze, regolamento Unesco e tutela del centro

Il Comune di Firenze ha approvato il nuovo regolamento sulle “Misure per la tutela e per il decoro del patrimonio culturale del Centro Storico Unesco”, confermando di fatto l’impianto normativo introdotto nel 2016 e quindi ormai sperimentato. 

 

L’obiettivo è quello di tutelare il centro storico, patrimonio dell’Unesco, garantirne il decoro e la vivibilità. 

 

Il Comune ha quindi confermato il blocco di nuove aperture di somministrazione e alimentari e la vendita da asporto. 

 

Tra le novità, l’introduzione di nuove strade da sottoporre a disciplina commerciale storica: non solo Ponte Vecchio o via Tornabuoni, ma adesso anche via della Condotta, via Martelli, via dei Servi e Borgo San Jacopo. 

 

Altra importante novità è l’introduzione del divieto di vendere gadget che riportino un linguaggio sessista, lesivo delle differenze di genere, etnia, lingua, religione o opinioni politiche. 

 

Vietata inoltre l’esposizione della merce mediante affissione sulle parti architettoniche e sulle facciate, serramenti, tende e sulle soglie dei negozi, anche quando non comporti occupazione di suolo pubblico.

 

Lotta all’abuso di alcol

 

Per contrastare il consumo di alcolici e tutelare la qualità della vita dei residenti, è stato deciso di introdurre - a fianco del divieto di vendita di alcolici finalizzata ad un consumo che avvenga fuori dall’esercizio e oltre l’area attrezzata per il consumo sul posto dalle 21 alle 6 - il divieto di svolgere attività di somministrazione direttamente su suolo pubblico o da sporti prospicienti la pubblica via. 

 

Infine, viene potenziato il sistema sanzionatorio, con provvedimenti più severi che, in caso di reiterazione del mancato rispetto delle norme in materia di alcol, vanno da una sospensione minima dell’attività per 5 giorni, che diventano 10 alla seconda reiterazione e 15 dalla terza in poi.

 

Inoltre, vengono introdotti l’obbligo di sistemi di accesso regolamentato attraverso documento o badge per i magazzini di custodia e deposito per conto terzi e ulteriori limiti per evitare che la somministrazione dentro i locali possa trasformarsi in attività di pubblico spettacolo.

 

Per approfondire:

 

INFORMAZIONI

Confcommercio Firenze- Arezzo

ref. Fabrizio Matucci

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