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Empoli, saldi in linea con lo scorso anno. "Meno acquisti ma scontrino medio più alto"

Primo bilancio della Confcommercio dopo il primo fine settimana di vendite di fine stagione

I primi giorni di vendite in saldo ad Empoli sono andate meglio del previsto. Lo dice la responsabile della delegazione Confcommercio di zona Chiara Mazzotta, dopo aver ascoltato il parere dei negozianti. “Alla vigilia c’era il timore che le famiglie, tra Black Friday e spese natalizie, avessero finito il budget disponibile. Invece tutti mi hanno confermato incassi in linea con quelli dello scorso anno, qualcuno addirittura leggermente migliori. Semmai hanno notato meno gente che concretizzava gli acquisti, ma scontrini più alti, compresi in media fra le 80 e cento euro, ovviamente a seconda della tipologia dei negozi. In ogni caso. di persone in giro per vetrine ce ne sono state. La maggio parte degli acquisti si è concentrata di sabato”.

 

Fra le nuove tendenze notate dai commercianti empolesi, l’uso sempre più massiccio della moneta elettronica, con oltre il 90% delle spese pagate con carte di credito o bancomat, e l’aumento progressivo degli uomini tra i clienti dei saldi, che un tempo erano appannaggio quasi esclusivo delle donne. C’è poi un ridimensionamento quantitativo degli acquisti. “Almeno in questi primi giorni, chi ha comprato ha portato via uno o al massimo due pezzi, di solito scelti fra quelli che già aveva visto in negozio a dicembre”, precisa la responsabile della Confcommercio empolese, “qualche anno fa si usavano i saldi per fare scorta di capi nuovi, anche per l’inverno successivo, ora si è molto più oculati”.

 

I prodotti più gettonati si confermano, come da previsioni della vigilia, i capispalla, e, tra le calzature, sneakers e stivali alti, “complice l’arrivo del freddo”. 

 

Le vendite a prezzi ribassati proseguiranno fino al prossimo 3 marzo. “Lo shopping al solito si concentrerà nei primi tre fine settimana, poi ci sarà un rallentamento fisiologico e del resto alcuni negozi hanno già iniziato ad esporre le novità della collezione primavera-estate”, precisa Chiara Mazzotta.

 

La speranza è che si confermi, o magari superi, quel budget di 368 euro a famiglia ipotizzato dall’ufficio studi della Confcommercio prima dell’avvio dei saldi. “Restare su quella cifra, o comunque in linea con l’andamento 2019, sarebbe già un successo per il settore moda, per il quale i saldi restano comunque una percentuale bassa del fatturato annuo e certo non sufficiente a colmare le perdite della stagione normale, visto che il margine dei ricavi diventa davvero risicato con la scontistica”. 

 

I saldi portano comunque una piccola rivincita ai negozi tradizionali: “alle vendite on line si preferisce il negozio fisico, dove selezionare i capi, toccarli con mano, provarli. Lo shopping così torna ad essere un rito collettivo, un’esperienza non solo utile ma anche divertente, da condividere con la famiglia e gli amici”, dicono dalla Confcommercio.