ISCRO: beneficiari, ammontare e modalità di richiesta
Introdotta sperimentalmente per il triennio 2021–2023, l’ISCRO è diventata strutturale con la Legge di Bilancio 2024. Possono richiederla i liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata dell’Inps che esercitano abitualmente attività di lavoro autonomo, anche se fanno parte di uno studio associato o di una società semplice.
L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) è destinata ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata che non siano titolari di pensione diretta, e che non siano assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie.
Entrambi i requisiti devono sussistere sia alla data di presentazione della domanda, che durante l’intero periodo di fruizione della prestazione, pena la decadenza dalla stessa.
Inoltre, per avere diritto all’indennità è necessario
- non beneficiare dell’Assegno di Inclusione durante tutto il periodo di erogazione dell’ISCRO;
- aver prodotto, nell’anno precedente alla presentazione della richiesta, un reddito da lavoro autonomo inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nel biennio antecedente l’anno che ha preceduto la presentazione della domanda di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa;
- aver dichiarato, nell’anno precedente la richiesta, un reddito non superiore a 12.000 euro;
- essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
- essere titolari di partita IVA attiva da almeno 3 anni per l’attività connessa all’iscrizione alla Gestione Separata. Il triennio viene calcolato in relazione alla data di presentazione della domanda.
L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa è compatibile e cumulabile con l’assegno ordinario di invalidità.
Misura e durata
L’ISCRO, che viene erogata per 6 mesi, è pari al 25% della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati dal richiedente nel biennio antecedente l’anno che precede la presentazione della domanda.
L’importo mensile della prestazione è compreso tra 250 e 800 euro. Quindi, se l’ammontare calcolato in base al suddetto criterio dovesse risultare inferiore a 250 euro o superiore a 800, l’indennità sarà erogata, rispettivamente, nella misura di 250 euro e di 800 euro.
È inoltre importante ricordare che l’ISCRO concorre alla formazione del reddito ai sensi del TUIR.
Decadenza
Il diritto all’indennità viene meno se durante la fruizione della stessa si verifica una delle seguenti casistiche:
- titolarità di pensione diretta;
- titolarità di Assegno di Inclusione;
- iscrizione ad altre forme di previdenza obbligatoria;
- cessazione della partita IVA.
Modalità di presentazione della domanda
La richiesta deve essere inoltrata telematicamente all’INPS entro il 31 ottobre. Se il 31 ottobre cade di domenica, la scadenza è prorogata di diritto al primo giorno utile non festivo.
Per l’anno 2024 la finestra temporale relativa alla presentazione della domanda di ISCRO si è aperta il 1° agosto scorso, e si chiuderà giovedì 31 ottobre 2024.
Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi alle sedi del Patronato 50&PiùEnasco. Contatta l'Ufficio Enasco c/o la sede Confcommercio di Firenze: tel 055 2036950 - enasco.fi@enasco.it (ref. Angelo Rizzo)