Dipendente in gravidanza, ecco cosa fare
Primo passo: la verifica della compatibilità della mansione con il nuovo stato.
Cosa succede in azienda quando una dipendente comunica lo stato di gravidanza?
La prima cosa da fare è verificare subito, nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), se la mansione svolta dalla lavoratrice è compatibile o meno con lo stato di gravidanza. In caso non lo fosse, e se non fosse possibile adibire temporaneamente la lavoratrice ad altre mansioni, si dovrà inoltrare la richiesta di maternità (astensione anticipata) all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) territorialmente competente.
Entro la fine del settimo mese, la dipendente dovrà inviare domanda di astensione obbligatoria all’Inps.
Qualora invece decidesse di lavorare anche durante l’ottavo mese, o perfino durante il nono fino alla data presunta del parto, - e l’attività svolta lo permettesse (va verificato nel DVR) – la dipendente dovrà produrre sempre entro la fine del settimo mese documentazione autorizzativa idonea del proprio ginecologo o dell’Asl. In questo caso, se interviene un evento di malattia la lavoratrice è considerata da subito in maternità (astensione obbligatoria).
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