Confcommercio incontra i candidati a Sindaco di Firenze

Il primo appuntamento oggi (30 aprile) con Eike Schmidt, il 9 maggio tocca a Sara Funaro, il 13 a Cecilia Del Re, il 16 a Stefania Saccardi e di seguito gli altri candidati che vorranno confrontarsi con l’associazione di categoria del terziario

L’incontro con Eike Schmidt ha aperto oggi, martedì 30 aprile 2024, il calendario di confronti che la Confcommercio fiorentina sta programmando per conoscere meglio tutti i candidati a Sindaco della città di Firenze. Nelle prossime settimane seguiranno quelli con Sara Funaro (il 9 maggio), con cecilia Del Re (il 13 maggio) e con Stefania Saccardi (il 16), poi gli altri ancora da fissare. 

 

Al candidato di centrodestra Schmidt il Consiglio Direttivo della Confcommercio fiorentina, guidato dal presidente Aldo Cursano e dal direttore Franco Marinoni, ha consegnato un documento contenente alcune proposte per lo sviluppo del terziario. 

 

Un documento diviso in sei capitoli che tocca macro-argomenti sui quali l’associazione di categoria consiglia di puntare per potenziare lo sviluppo e l’occupazione nelle imprese del terziario, oltre che per migliorare la vivibilità di Firenze e la sua capacità di accogliere residenti e turisti.

 

Forte di circa 10mila associati nella sola provincia di Firenze e oltre 50mila in tutta la Toscana, Confcommercio è l’associazione di categoria economica più rappresentativa: “è la forza dei numeri, unita alla consapevolezza di rappresentare così tanti imprenditori e professionisti, che ci motiva a trovare un dialogo con tutti i candidati, al di là degli schieramenti e delle ideologie politiche. Chiunque sarà eletto alla guida del Comune, deve sapere fin da ora che avrà in Confcommercio un interlocutore attento e propositivo, una fonte attendibile e affidabile di idee e considerazioni”, precisa il direttore Franco Marinoni. “La nostra Associazione è di parte, sì, quella delle imprese, che con orgoglio si inseriscono nella tradizione storica di un commercio che nei secoli ha fatto molto per costruire questa città”, ha detto il presidente Aldo Cursano, “dobbiamo lavorare insieme all’Amministrazione per migliorare la sostenibilità e la qualità del vivere a Firenze”. “Ho trovato una grande sintonia con le richieste che Confcommercio avanza ai candidati a Sindaco – ha dichiarato Eike Schmidt a margine dell’incontro nella sede di piazza Annigoni - la quasi totalità dei punti presenti nel documento si trova già nel mio programma elettorale. E se due persone, in maniera indipendente, pensano la stessa cosa, significa che non è totalmente sbagliata…”. 

 

“Il nostro vuole essere un contributo attivo al buon governo del territorio, dal momento che al terziario di mercato è affidato un ruolo fondamentale non solo per la buona tenuta dell’economia e per la fornitura di importanti servizi ai cittadini, ma anche per il mantenimento di un alto livello di qualità di vita e di accoglienza – scrive l’associazione del terziario nella premessa al documento - Tutelare le imprese del terziario significa riconoscere il valore che hanno per la produzione di ricchezza, l’occupazione e la salvaguardia dell’intero tessuto socioeconomico cittadino”.

 

Le proposte della Confcommercio fiorentina spaziano su vari fronti, da quello della sicurezza alle infrastrutture e mobilità, con la richiesta, per esempio, del potenziamento dell’aeroporto, del servizio taxi e del sistema parcheggi. Un intero capitolo del documento è dedicato ovviamente al turismo, con la richiesta di “un approccio olistico e strategico, che tenga conto sia dei benefici economici che dei rischi per la comunità e l'ambiente”. Tra gli auspici di Confcommercio, quello che <<la città di Firenze si doti, anche in collaborazione con Toscana Promozione Turistica, di un osservatorio che calcoli il proprio indice di esposizione al turismo (Tourism exposure) per misurare l’intensità e l’estensione del fenomeno turistico, dove per “intensità” si intende la concentrazione di turisti in una specifica area (o periodo) e per “estensione” la diffusione del fenomeno in una specifica area. Solo con precise analisi numeriche, infatti, si può sconfiggere la percezione non sempre corretta del depauperamento e della mercificazione della città causate dal turismo, mettendo al bando sterili polemiche che in maniera proverbiale buttano via “bambino e acqua sporca”>>.

 

A questa richiesta, Confcommercio aggiunge la propria disponibilità a “trovare soluzioni che non mortifichino economicamente imprese e professionisti del turismo, ma che siano rispettose del tessuto cittadino” in tema di lotta all’abusivismo, rimodulazione dell’imposta di soggiorno, rafforzamento della Fondazione Firenze e Visitor Bureau e apertura di un confronto con i property manager, host e titolari di strutture ricettive extralberghiere. Di fondo, la consapevolezza che Firenze debba dotarsi di “strumenti e occhi nuovi per guardare al turismo, con la sperimentazione di modelli che cerchino un equilibrio tra l’economia turistica e la comunità residente, tra la salvaguardia delle proprie emergenze artistiche senza cadere nell’elitarismo e senza imbalsamare la città in virtù di un’idea gloriosa del passato”.

 

Tra le azioni utili alla cura del commercio di prossimità, l’associazione segnala la necessità di una fiscalità più equilibrata e premiante per alcune tipologie di attività, in virtù del servizio che rendono alla comunità, ma anche una cura particolare di arredo urbano, illuminazione e verde pubblico. “Rendere più bella, vivibile e accogliente la città, in chiave sostenibile, ha effetti positivi anche sulle imprese, sia direttamente sia indirettamente – sottolinea Marinoni. “Firenze è una città meravigliosa, piena di arte, storia, cultura, bellezza in generale. Ma probabilmente anche molto caratterizzata da pietra, cemento, asfalto. E in certe stagioni questo rischia di renderla qualche volta ‘incandescente’. Per questo motivo, indichiamo la via del verde, da incrementare come nel caso degli alberi di arancio in via Cavour, come direzione auspicabile e quasi obbligata per mitigare le ondate di calore riducendo le temperature nelle città, oltre che per mantenere una migliore qualità dell'aria”.